Continuano senza sosta al Nautico di Pizzo i preparativi per accogliere il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che il prossimo 20 settembre inaugurerà, assieme al ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, l’anno scolastico 2021-2022.
A coordinare il tutto il dirigente scolastico, Francesco Vinci. «La venuta del Presidente della Repubblica e del ministro dell’Istruzione è un onore per la nostra scuola, per la città di Pizzo, il Vibonese e la Calabria. Un riconoscimento al nostro lavoro e alla crescita di un istituto superiore che, da qualche anno ormai, è all’avanguardia nel campo dell’istruzione pubblica italiana», ha affermato, con viva emozione, il dirigente Vinci, rivolgendosi al presidente della Provincia di Vibo Valentia, Salvatore Solano e al vice presidente con delega all’Edilizia scolastica, Domenico Anello, giunti al Nautico per un sopralluogo istituzionale. «I preparativi per accogliere il nostro Capo dello Stato stanno proseguendo al meglio e, al riguardo, rinnovo il mio ringraziamento all’Amministrazione provinciale che, per quanto di propria competenza, - ha evidenziato Vinci - si è dimostrata disponibile ed efficiente, (L’istituto Nautico di Pizzo è di proprietà della Provincia di Vibo)».
Il dirigente scolastico ha quindi guidato il sopralluogo di Solano e Anello. L’Istituto Tecnico Trasporti e Logistica di Pizzo (comunemente chiamato Nautico) ha spazi ampi e aule luminose che si affacciano sul Mar Tirreno che a nord amplia i propri orizzonti verso il golfo di Lamezia, a sud verso Vibo Marina e Tropea, e di fronte guarda alle isole Eolie. Gli ampi corridoi conducono in moderni laboratori che caratterizzano la scuola, quello di: “Navigazione Marittima”, “Navigazione Aerea”, “Carteggio”, “Meteorologia e Oceanografia” e il “Planetario”. Il plesso scolastico è, inoltre, dotato di una piscina semi olimpionica e di un considerevole spazio all’aperto che si affaccia sul mare, dove è stato allestito dalla Rai un palco dal quale il presidente Mattarella parlerà agli studenti, inaugurando ufficialmente, lunedì 20 settembre prossimo, l’anno scolastico 2021-2022.
Il telefono del preside Francesco Vinci nel corso del sopralluogo ha squillato di continuo. Diverse sono state le interlocuzioni del dirigente scolastico: con la Presidenza della Repubblica, la Prefettura e autorevoli esponenti delle istituzioni e del mondo scolastico. Nel corso del sopralluogo con il presidente Solano sono sopraggiunti da Roma i tecnici della Rai, per definire gli aspetti attinenti all’informazione e alla comunicazione televisiva e il questore di Vibo Valentia, Raffaele Gargiulo, con il quale sono state affrontate questioni attinenti alla pubblica sicurezza.
«Per quel che ci compete, assieme a tutti i Consiglieri provinciali e agli uffici dell’ente, coordinati dal segretario generale, Mario Ientile, abbiamo fatto del nostro meglio, in questi ultimi anni, per affrontare le emergenze e coadiuvare i presidi in un percorso che, sia pure tra mille difficoltà, ha visto crescere la sicurezza e la qualità dell’offerta formativa degli istituti scolastici del Vibonese», hanno dichiarato Solano ed Anello. «Naturalmente c’è ancora tanto da fare. Ma adesso è giusto che la provincia di Vibo viva appieno una delle pagine più belle della sua storia recente con la prestigiosa inaugurazione del nuovo anno scolastico al Nautico di Pizzo da parte del Presidente della Repubblica».
Il presidente Solano «la venuta del presidente Mattarella un atto simbolico di rinascita»
«Il nuovo anno scolastico rappresenta, per certi versi, - ha, infine, messo in luce il presidente Solano - un anno di rinascita, con la ripresa dopo diversi mesi delle lezioni in presenza degli studenti, travolti nel marzo del 2020 dall’emergenza pandemica causata dal Covid. La venuta del presidente Sergio Mattarella, dunque, come accennava il preside Vinci - al quale va il plauso dell’Amministrazione provinciale per il lavoro svolto - non può che rappresentare un atto simbolico di rinascita per la scuola italiana e per gli studenti e, quindi, di riscatto per il territorio e per le nuove generazioni del Vibonese e della Calabria».
Pasquale Petrolo